L’opera fu commissionata nel 1938, in occasione della proclamazione di Vittorio Emanuele ad imperatore di Etiopia. Il potestà di Piacenza De Francesco fece arrivare da Roma una copia della lupa capitolina e incaricò l’architetto Pietro Berzolla di realizzare il basamento. Quest’ultimo è composto da un dado di 3,5 metri e da due colonne di granito alte 7,30 metri (provenienti da Palazzo Farnese, dove giacevano per essere impiegate nella facciata del progetto vignolesco mai costruita) collegate da un’ architrave recante la scritta S.P.Q.R. e la rievocazione della funzione della fondazione della città nel 218 a. C.: Vigile scolta tra i barbari vinti.